Osteopatia in gravidanza? Si grazie!

La medicina osteopatica si erige sulla visione unitaria del corpo, in connessione con mente e spirito. Per tale ragione nasce il principio secondo cui struttura e funzioni corporee sono correlate. Infatti il dott. Andrew Taylor Still, fondatore della medicina osteopatica, da prova di come l’allineamento corporeo migliori le funzioni dell’organismo e favorisca la salute del paziente. Risulta essere indispensabile il mantenimento di una corretta funzionalità corporea e, ancor più, il ripristino della stessa quando l’organismo subisce delle modificazioni. Si pensi alla gravidanza. Il corpo della donna andrà incontro ad importanti variazioni fisiologiche.  Intorno alla decima settimana, avverrà il rilascio di relaxina, un ormone peptidico prodotto durante la gravidanza per rilassare le formazioni pelviche (muscoli, sinfisi pubica) al fine di agevolare la progressione del feto durante il parto. È possibile che l’allargamento della cintura pelvica comporti la rotazione del bacino anteriormente, accentuando la lordosi lombare. Questo allungamento dei muscoli estensori della colonna vertebrale e dell’articolazione sacro iliaca, causeranno dolore lombare e pelvico. In più, quando il feto raggiungerà la pelvi, incrementerà la pressione sul plesso lombare. Ciò determinerà una sciatalgia e parestesia nella gamba. Il corpo della futura madre subirà anche cambiamenti emodinamici. Infatti è normalità riscontrare un aumento della gittata cardiaca e del volume sanguigno, con riduzione della pressione arteriosa. Si registra inoltre, in concomitanza con la produzione di progesterone, la ritenzione di sodio e di liquidi con picco nel secondo semestre. Ecco perché sono frequenti il gonfiore degli arti superiori e la sindrome del tunnel carpale. C’è da precisare che la medicina osteopatica evidenzia la capacità autoregolante e autorigenerante dell’organismo ma, tecniche quali l’OMT (trattamento manipolativo osteopatico) possono ottimizzare la salute e lenire i dolori della donna in gravidanza.

TRAVAGLIO

In un recente studio, 223 donne incinte sono state sottoposte ad OMT. Per queste si è registrata una minore durata del tempo di travaglio rispetto a chi non aveva ricevuto alcun trattamento. La ragione sta nel fatto che l’OMT, eseguito sulla quinta vertebra lombare, può influenzare il sistema viscerale pelvico.

SISTEMA CARDIO VASCOLARE

Durante la gravidanza sarà naturale un aumento della lordosi lombare. Quest’ultima, vista la forma della gabbia toracica, provocherà un incremento della cifosi dorsale, per compensare il disallineamento.Tuttavia, tali variazioni posturali, insieme al feto in crescita, potranno comprimere il diaframma toracico e la vena cava, causando uno scorretto ritorno venoso e linfatico. Saranno consequenziali nausee, mal di testa, stordimento, dovute ad una minore ossigenazione. Le tecniche osteopatiche sul diaframma potenzieranno il drenaggio e, se eseguite sui legamenti del carpo e sulla colonna toracica, miglioreranno il dolore avvertito.

MAL DI SCHIENA

Il mal di schiena è una complicanza proporzionale alla crescita del feto. Infatti è comprovato che il picco di dolore si ha intorno alla ventiquattresima settimana. Anche questa problematica può essere risolta attraverso l’OMT, con un intervento diretto sull’articolazione muscolo-scheletrica. Tutto con la totale assenza di cure farmacologiche.

CONCLUSIONI

La medicina osteopatica progredisce con l’intenzione di rimediare ai fastidi del paziente, assicurandogli il mantenimento della salute del corpo. In gravidanza, lo scopo dei trattamenti osteopatici è l’attenta manipolazione delle disfunzioni. Lo scopo primario è l’accompagnamento del corpo all’adattamento fisiologico, evitando di compromettere la qualità della vita del paziente. Gli effetti risulteranno utili non soltanto alla futura madre ma anche al bambino.

Osteopathic Manipulative Treatment in Pregnant Women | John M. Lavelle, DO – JAOA review

FIBRILLAZIONE ATRIALE, STOMACO E MANIPOLAZIONE VISCERALE

La fibrillazione atriale (AF) è il tipo più comune di aritmia cardiaca che si traduce in oltre 5 milioni di visite ambulatoriali all’anno e centinaia di migliaia di ricoveri ospedalieri. AF appare tre volte più frequentemente nei soggetti di oltre 70 anni di età e più frequentemente negli uomini. Con l’aumento dell’aspettativa di vita, l’ictus correlato all’AF è un problema globale ed in crescita.

AF non sembra essere associato al il cibo o al consumo di caffeina. Tuttavia, è associato alla comparsa di malattie multiple.

Lo stomaco e una parte di cuore risultano essere convergenti attraverso la connessione neurale del nervo vago. Oltre ai comuni collegamenti di fisica neurale, la grelina, che è un ormone peptidico prodotto principalmente dalle cellule nel fondo dello stomaco, sopprime l’attività cardiaca del nervo simpatico. In un fenomeno denominato “cross-organ sensitization”, la stimolazione neurale di un organo è in grado di eccitare o inibire l’altro organo attraverso neuroni convergenti del CNS. La cross-organ sensitization sta accumulando un crescente campo di ricerca. Ad esempio, la distensione dello stomaco ha dimostrato di attivare i neuroni del tratto spinotalamico. In uno studio fatto sui ratti, i ricercatori hanno scoperto che l’introduzione di una sostanza “nociva” in pericardio e/o distensione dello stomaco attiva l’85% dei “neuroni convergenti gastrocardiaci”. Una  vagotomia bilaterale non ha avuto alcun effetto sulla attivazione di questi neuroni.

Nel 2012 A.J. de Koning, DO, insegnante per il Barral Institute e medico osteopata in Italia, è stato avvicinato da un noto cardiologo italiano per un trattamento, dato che non era più in grado di stare in piedi durante lunghi interventi chirurgici. Il trattamento ha avuto successo. Il cardiologo invitò De Koning a fare ricerca con 40 pazienti con fibrillazione atriale nel suo ospedale e hanno osservato cambiamenti positivi e risultati significativi per il paziente.

Seguendo questi 40 pazienti, ci si è resi conto che la zona di maggiore tensione era da ricollegare al tratto del peritoneo viscerale anteriore dello stomaco. I pazienti trattati sono così passati alcuni ad uno stato di asintomaticità ed altri alla totale sospensione dei farmaci prima somministrati.

Questo specifico trattamento osteopatico per i pazienti che soffrono di fibrillazione atriale, viene svolto anche nel nostro Centro, esattamente come è stato possibile svolgerlo nel caso dello studio scientifico.

Nella manipolazione dello stomaco De Koning, nel 2012, ipotizzò che si stava avendo una stimolazione con effetto sui rami terminali del nervo vago, afferente all’innervazione gastrica vagale, creando un riflesso visceri-viscerale. Questo riflesso, si ipotizza, viene poi consegnato al nucleo solitario (NTS) e/o nucleo ambiguus (NA) con la creazione di una convergenza centrale. Il NA fornisce l’input neurale che colpisce l’aritmia sinusale respiratoria. In uno studio svolto ancora sui ratti da laboratorio, è stato dimostrato che la NA è in grado di inibire la motilità gastrica attraverso il nervo vago. Oltre alla NA che fornisce un possibile meccanismo di neuroni nel NTS potrebbe anche contribuire alla causa del loro ruolo nel “… circuito di controllo del riflesso vago-vagale gastrico”.

Alla luce degli studi di Qin, svolti fra il 1992-2012, è possibile che questo effetto sia riconducibile ad altre note patologie gastrocardiache meno convergenti con neuroni.

Una relazione tra lo stomaco e il cuore non è un fenomeno sconosciuto come angina pectoris postprandiale ed è riconosciuto che i neuroni convergenti ne forniscano un possibile meccanismo.

A.J. de Koning sta portando a termine la sua ricerca e la preparazione per la futura pubblicazione.