[et_pb_section admin_label=”section”][et_pb_row admin_label=”row”][et_pb_column type=”4_4″][et_pb_text admin_label=”Testo” background_layout=”light” text_orientation=”left” text_font_size=”16″ use_border_color=”off” border_color=”#ffffff” border_style=”solid”]
Cos’è un organo?: <<in senso ampio ed etimologico: strumento, da cui discendono tutti gli altri significati particolari. In biologia, unità anatomica, fisiologica e funzionale costituita da diversi tipi di tessuti associati per svolgere specifiche funzioni che interessano l’intero organismo>>[1].
Quando un organo non riesce più a svolgere a pieno le sue funzioni di base, la disfunzione va a porsi come ostacolo per l’intero metabolismo, causandone l’affaticamento. Ciò avviene perché ciascun individuo possiede tanto un potenziale di energia quanto un organo più o meno reattivo degli altri (identificabile come “punto debole”).
Per intenderci: il nostro comportamento subirà delle interferenze più o meno durature, a seconda se i nostri organi siano sovraccarichi o si trovino in uno stato di debolezza cronica. Qui ad intervenire è anche la psiche (ossia l’insieme di quelle funzioni cerebrali, emotive, affettive e relazionali dell’individuo, che esulano dalla sua dimensione corporea e materiale): curando la psiche si agisce sul fisico e viceversa; il punto nevralgico di tutto è saper discernere chi dei due -organo o psiche- sia il vero responsabile della disfunzione in corso.
Una disfunzione, non è altro che l’espressione corporea delle tensioni accumulate ed il cervello, sebbene sia un organo esattamente come gli altri, ha disturbi propri. Da studi attuali, alcune malattie psichiche non dipendono solo da fattori psicologici, ma anche dalla somma di disturbi chimici ed ormonali.
Sarebbe buona prassi prestare attenzione ai primi sintomi, questo perché gli organi –essendo “sensibili”- memorizzano lo shock.
[1] Da Vocabolario on-line Treccani
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