Italus

Hai mai abbracciato un albero? Ti propongo di farlo, senza aspettative, così giusto per farlo.

Durante un viaggio la guida mi spiegava che quel tale albero era considerato sacro e che nella loro cultura rappresentava il legame tra il cielo e la terra, allora mi son detto chissà se abbracciandolo riesco anche io a sentire questa connessione, cosí ho iniziato a farlo altre volte, non ti nego con un pò di imbarazzo. Subito sotto la vetta del Monte Pollino, c’è un grande albero, tutti lo chiamano Il Patriarca, in mezzo al bosco svetta questo pino loricato grande, sproporzionatamente grande rispetto ai suoi vicini, per me è diventato un santuario; passare ad abbracciarlo mi mette pace, certo, non è solo quello.

In genere si passa prima dalla dolina di Pollino e, ti giuro, nel caso dovessi passare di lì all’alba, mancherebbe il respiro anche a te. Oggi, però, volevo parlarti di Italus. È un albero vecchio, ma assai vecchio, pare abbia più di1200 anni. Lo osservo da qualche anno, ogni tanto vado a trovarlo, è anche lui un pino loricato ma, a differenza del patriarca, non l’ho mai abbracciato, cerco di osservarlo da più prospettive, sempre a debita distanza. Durante la mia ultima escursione è spuntato dal nulla e vederlo tra la neve, nel pieno di una crisi di fame, mi ha rasserenato, come se fosse stato lui ad abbracciare me. Mi sono seduto ad osservarlo, ho mangiato e, con la mente leggera, sono ripartito. In osteopatia, quando si prova a spiegare la forza riequilibrante che permette al corpo di ripristinare lo stato di salute, si utilizza la metafora dell’acqua che riesce a permeare in ogni angolo di spugna, altrimenti vuota.

Ecco credo che in questi luoghi accada questo, la fatica a volte ti svuota, ma subito dopo qualcosa accade.

Come stai?

Come stai?
É la frase d’esordio del mondo che ho intorno
Tutto bene, ho una casa
E sto lavorando ogni giorno
Che cosa vuoi che dica? Di cosa vuoi che parli?

Della rappresentazione sempre in corso del tuo stato corporeo, quella che ti consente di reagire prontamente. Del senso che percepisci del tuo corpo, genericamente chiamato interocezione e delle reazioni chimiche che in autonomia reagiscono a catena e che possono avere un effetto calmante o irritante, che possono far provare un desiderio di cibo o di sesso. Cerca l’omeostasi, quel meccanismo che, comunque vada, anche se accadesse qualcosa di inaspettatamente grande, tenterebbe di scongiurare il pericolo, modificando il funzionamento interno dell’organismo e riportando le funzioni corporee in equilibrio.
Vorrei che provassi a percepire il sentimento di fondo, il sentimento della vita stessa, il senso di essere, il sè.
Non devi dirmi se sei felice o triste, piuttosto ciò che senti tra le emozioni, quello stato di fondo. Quello che ti descrive nel complesso. Non solo l’osteopatia, ma anche l’osteopatia ti aiuta rispondere a questa domanda e a ricercare l’omeostasi. Ciò che è necessario è che tu possa sempre avere interesse e consapevolezza dello stato corporeo in cui ti trovi e che tu possa scegliere cosa e come essere.

FIBRILLAZIONE ATRIALE, STOMACO E MANIPOLAZIONE VISCERALE

La fibrillazione atriale (AF) è il tipo più comune di aritmia cardiaca che si traduce in oltre 5 milioni di visite ambulatoriali all’anno e centinaia di migliaia di ricoveri ospedalieri. AF appare tre volte più frequentemente nei soggetti di oltre 70 anni di età e più frequentemente negli uomini. Con l’aumento dell’aspettativa di vita, l’ictus correlato all’AF è un problema globale ed in crescita.

AF non sembra essere associato al il cibo o al consumo di caffeina. Tuttavia, è associato alla comparsa di malattie multiple.

Lo stomaco e una parte di cuore risultano essere convergenti attraverso la connessione neurale del nervo vago. Oltre ai comuni collegamenti di fisica neurale, la grelina, che è un ormone peptidico prodotto principalmente dalle cellule nel fondo dello stomaco, sopprime l’attività cardiaca del nervo simpatico. In un fenomeno denominato “cross-organ sensitization”, la stimolazione neurale di un organo è in grado di eccitare o inibire l’altro organo attraverso neuroni convergenti del CNS. La cross-organ sensitization sta accumulando un crescente campo di ricerca. Ad esempio, la distensione dello stomaco ha dimostrato di attivare i neuroni del tratto spinotalamico. In uno studio fatto sui ratti, i ricercatori hanno scoperto che l’introduzione di una sostanza “nociva” in pericardio e/o distensione dello stomaco attiva l’85% dei “neuroni convergenti gastrocardiaci”. Una  vagotomia bilaterale non ha avuto alcun effetto sulla attivazione di questi neuroni.

Nel 2012 A.J. de Koning, DO, insegnante per il Barral Institute e medico osteopata in Italia, è stato avvicinato da un noto cardiologo italiano per un trattamento, dato che non era più in grado di stare in piedi durante lunghi interventi chirurgici. Il trattamento ha avuto successo. Il cardiologo invitò De Koning a fare ricerca con 40 pazienti con fibrillazione atriale nel suo ospedale e hanno osservato cambiamenti positivi e risultati significativi per il paziente.

Seguendo questi 40 pazienti, ci si è resi conto che la zona di maggiore tensione era da ricollegare al tratto del peritoneo viscerale anteriore dello stomaco. I pazienti trattati sono così passati alcuni ad uno stato di asintomaticità ed altri alla totale sospensione dei farmaci prima somministrati.

Questo specifico trattamento osteopatico per i pazienti che soffrono di fibrillazione atriale, viene svolto anche nel nostro Centro, esattamente come è stato possibile svolgerlo nel caso dello studio scientifico.

Nella manipolazione dello stomaco De Koning, nel 2012, ipotizzò che si stava avendo una stimolazione con effetto sui rami terminali del nervo vago, afferente all’innervazione gastrica vagale, creando un riflesso visceri-viscerale. Questo riflesso, si ipotizza, viene poi consegnato al nucleo solitario (NTS) e/o nucleo ambiguus (NA) con la creazione di una convergenza centrale. Il NA fornisce l’input neurale che colpisce l’aritmia sinusale respiratoria. In uno studio svolto ancora sui ratti da laboratorio, è stato dimostrato che la NA è in grado di inibire la motilità gastrica attraverso il nervo vago. Oltre alla NA che fornisce un possibile meccanismo di neuroni nel NTS potrebbe anche contribuire alla causa del loro ruolo nel “… circuito di controllo del riflesso vago-vagale gastrico”.

Alla luce degli studi di Qin, svolti fra il 1992-2012, è possibile che questo effetto sia riconducibile ad altre note patologie gastrocardiache meno convergenti con neuroni.

Una relazione tra lo stomaco e il cuore non è un fenomeno sconosciuto come angina pectoris postprandiale ed è riconosciuto che i neuroni convergenti ne forniscano un possibile meccanismo.

A.J. de Koning sta portando a termine la sua ricerca e la preparazione per la futura pubblicazione.

LA SALUTE È UN PRINCIPIO VIVENTE NEL CORPO VIVENTE

La Salute nella fisiologia del corpo rappresenta una condizione impossibile a definirsi. Il normale è normale ed è un esperienza vivente ed un principio in vita. Se la salute normale non può essere definita, essa può essere descritta come due livelli di funzione: il primo è costituito dalla involontaria mobilità e motilità fondamentale nella fisiologia del corpo durante la vita, il secondo è costituito dalla mobilità volontaria nella fisiologia del corpo nella nostra vita quotidiana.

Il moto non è vita. Il moto è una manifestazione di vita. L’ingegnere-medico ha l’opportunità di esaminare sia la mobilità volontaria ed involontaria nella fisiologia del corpo del suo paziente che di determinare la qualità dei meccanismi della salute in quel paziente. In altre parole, la manifestazione di “normalità” dall’interno dall’interno del paziente fornisce il moto e la funzione chiamati salute per mostrare se stessa all’ingegnere che osserva. Dal momento che lo scopo di ogni paziente è quello di tornare alla normalità, è importante che il medico conosca il funzionamento in salute dall’interno per il paziente che cerca il suo aiuto.

La salute è un principio vivente nel corpo vivente e non può essere definito. Il principio di causa ed effetto nella fisiologie del corpo può essere definito in presenza di malattia e/o trauma.

Il corpo ha in se la salute, che la malattia interrompe. L’osteopatia cerca la salute nella malattia ed aiuta a farla emergere.

io sono assolutamente convinto che Dio, della mente della natura, abbia provato la Sua abilità nel progettare (se di un progetto ci fosse bisogno), nel creare o nel fornire leggi di suo, senza modelli , per le miriadi di strutture degli esseri animati e per dar loro tutto l’equipaggiamento necessario per gli scopi della vita, con i motori e le batterie di forza motrice pienamente in azione. Ogni parte ha una dotazione completa per assolvere i suoi compiti e ha pieni poteri di selezionare ed appropriarsi del grande lanoratorio della Natura, delle forze necessari per eseguire i doveri propri del suo ufficio nell’economia della vita. In breve, l’onniscente Architetto ha tagliato e numerato ogni parte in modo che fosse andata per il posto che doveva occupare e per fare il suo dovere in ogni edificio nella struttura animale, mentre i soli, le stelle, le lune e le comete obbediscono tutti all’unica eterna legge della vita e del movimento..  ( A.T. Still )

“ROLLIN E. BECKER , D.O.  – La vita in movimento”

LA VITA NON È SEMPRE UN FIUME TRANQUILLO…

Alcuni nascondono la propria ansia, altri compensano gli squilibri. Tuttavia, per quanto tempo possiamo salvare le apparenze? C’è sempre un momento in cui cade la maschera: la vera natura mostra il suo reale aspetto. Niente è immutabile. Ci trasformiamo fisicamente, il nostro spirito evolve, il nostro carattere cambia e i nostri organi sensibili ( i nostri “punti deboli”) non sono sempre gli stessi nel corso dell’esistenza. Dunque, è importante costruire e per costruire bene, è importante conoscersi bene. Jean de La Fontaine ha scritto: “Conoscersi bene è la prima cura”.

Non trascurare nulla di ciò che il nostro corpo ci dice è un principio che dovrebbe far parte della nostra educazione, sin dalla più tenera età. Imparare a vivere con il proprio corpo e le proprie emozioni senza paura, né repressioni, né trascuratezza, attribuendo al nostro “capitale salute” la giusta importanza è essenziale. Il nostro corpo è la nostra proprietà, abbiamo il dovere di conservarla. Come il contadino veglia sullo stato delle sue coltivazioni e sull’andamento delle fioriture, possiamo vegliare sul nostro equilibrio di salute fisica e sulla nostra crescita psichica. Ogni lotto di terra ha i suoi difetti. Così noi.

Non siamo qui per giudicare, siamo qui per capire meglio ed adattarci alla realtà.

J.P. BARRAL – Comprendere i messaggi del nostro corpo | 2005

SESSO, AFFETTO ED IMMUNITÀ.

Quello che conta nelle relazioni di coppia è la qualità del rapporto.

Hajime Kimata è un immunologo giapponese molto attivo nella ricerca delle influenze delle emozioni sul sistema immunitario. Con una particolarità, però: invece di indagare gli effetti negativi delle emozioni, Kimata studia gli effetti delle emozioni positive, come, per esempio, ascoltare Mozart, vedere un film comico, ma anche fare l’amore, baciarsi, accarezzarsi.

Il ricercatore ha pubblicato i risultati di uno studio, realizzato al dipartimento di immunologia dell’Ospedale Satou, a Osaka, che ha coinvolto 24 persone con eczema atipico e 24 con rinite allergica (Kimata 2006). Queste persone sono state invitate a portarsi il proprio compagno/a ed a passare con lui/lei una mezz’oretta baciandosi e scambiandosi effusioni in una stanza confortevole, con la musica giusta ed al riparo da occhi indiscreti. Due settimane dopo, hanno ripetuto l’esperimento: stessa stanza, stessa musica, ma niente baci, solo abbracci castigati.

I risultati sono davvero intriganti. Il profilo immunitario successivo alla mezzora di baci, infatti, era nettamente diverso dall’altro e, in generale, dal profilo immunitario di queste persone allergiche: le IgE, anticorpi tipici dell’allergia, erano significativamente diminuite dopo la “cura” di baci.

Ma c’è di più: anche il profilo delle citochine era cambiato, passando da un profilo Th2 ad un profilo Th1. Infatti nel sangue delle persone allergiche, curate con i baci, la quantità di citochine Th1 è praticamente raddoppiata.

Kimata aveva rilevato, che in alcuni pazienti, dopo aver avuto un rapporto sessuale, erano meno reattivi a test cutanei verso sostanze a cui normalmente erano molto reattivi. Quali sono i meccanismi biologici ipotizzati?

La spiegazione sta nel rapporto tra stress e sistema immunitario. Nell’allergia è frequente il riscontro di situazioni stressanti, che diventano un fattore di aggravamento e di stabilizzazione. Del resto sotto stress si produce cortisolo in sovrappiù. Questo fondamentale ormone prodotto dalle surrenali è un potente attivatore del circuito Th2, quindi dell’allergia.

F. BOTTACCIOLI – Epigenetica e Psiconeuroendocrinoimmunologia | 2014

IL NOSTRO CORPO PARLA, ASCOLTIAMOLO

Il corpo possiede un linguaggio con il quale non abbiamo ancora del tutto familiarizzato. Le generazioni precedenti non hanno imparato ad ascoltarlo. Al contrario , questo corpo è stato nascosto: se qualcosa non andava, non bisognava ascoltare, ma “guarire il male attraverso il male” e, se le cose peggioravano, bisognava affidarsi alla scienza senza fare domande.

Poiché la nostra educazione ci ha portati per lungo tempo a ignorare il corpo, siamo rimasti lontani da questa comprensione intima che è il suo linguaggio. Quando tutto va bene , il corpo mostra naturalmente un equilibrio di salute, attraverso una vivacità fisica e una personalità brillante. Come la bellezza di una rosa, però, questa armonia è fragile. Dall’infanzia in poi come abbiamo visto, il corpo è sottoposto ad aggressioni tra le quali le più comuni sono le malattie infantili o i traumi fisici dovuti alla posizione fetale ed al parto. Questo continua nell’adolescenza , con l’acne e le pene d’amore, piccole preoccupazioni fisiche o psichiche che dimentichiamo, ma che lasciano immancabilmente la loro impronta.

Quando i problemi sono più gravi, le ripercussioni sono di maggiore portata: il corpo grida il suo dolore o la sua rivolta. Le parole diventano malattie. Allora ascoltate il vostro corpo. Prendetevi cura di voi, senza cadere nell’eccesso e nell’ipocondria maniacale.

J.P. BARRAL – Comprendere i messaggi del nostro corpo | 2005

L’UOMO E’ ETERNO

La vita umana è eterna. Non abbiamo prove del contrario. La vita entra nella foresta dei tessuti come uomo. Porta saggezza e abilità di costruzione. Inizia con gli atomi di tessuto, li aggiunge uno per uno fino a raggiungere milioni incalcolabili e sistema ciascuno per adattarsi alla struttura dei piani e delle descrizioni per creare un’abitazione fisica che sia adatta all’unione di mente e di materia. Così vediamo la struttura, l’uomo materiale. Esso, l’uomo, inizia a lavorare come un sapiente e grande costruttore. Pianifica strada facendo. Tutti i requisiti sono noti e ben rifiniti in tutto con abilità impeccabile. Ogni parte si adatta a tutte le altre, poiché egli fornisce dei giusti requisiti e prepara ogni atomo di materia perché raggiunga la più grande purezza nel suo genere, con strutture tali da essere adatte a ciascun atomo, prima di venir messo nella posizione richiesta per armonizzarsi con tutti gli altri atomi che entrano nella struttura di un osso o di un muscolo. Tutto il lavoro è così ben fatto che siamo costretti, come critici di belle arti, a concludere, dal lavoro e dall’abilità dimostrata nell’essere fisico dell’uomo , che l’essere umano ha avuto inizio come una vita esperta, guidato sempre più avanti da una sapienza perfetta, ogni colpo all’unisono dall’inizio alla fine. Dobbiamo concludere che egli è un costruttore guidato dalla sapienza alla prova più completa e soddisfacente del fatto che la vita è l’essenza della saggezza in azione in tutta la Natura e che l’uomo è vite e mente in cui i giorni non hanno né inizio ne fine. L’uomo  non potrebbe essere uomo ed un saggio costruttore se abitasse in mondi di materia la cui capacità di selezionare e costruire non hanno alcun limite al di là della perfezione. Egli è venuto nella foresta della materia come un capomastro, utilizzando materiali che solo una sapienza perfetta poteva selezionare. Non ha ricevuto alcuna assistenza, né gli sarebbe necessaria. Ha costruito da solo la sua casa e tutto ciò che le appartiene. La domanda a cui non sappiamo rispondere è da dove abbia preso la sua potenza e la sua saggezza. Le sue opere sono il testimone silenzioso della sua capacità di fare un lavoro perfetto. Quando prese il primo atomo di materia e lo mise in un posto, ne aggiunse altri fino a infiniti milioni mentre il suo lavoro progrediva fino ad arrivare all’uomo finito. Non venne come un germe di vita, ma come uomo in grado di provare che era padrone della materia, un perfetto genio delle costruzioni e chiedeva solo allo scettico di contraddire ciò che diceva o di provare che non era vero portando li il costruttore che fece l’uomo se egli, l’uomo stesso, non avesse controllato il primo, l’ultimo e tutti gli altri atomi nella sua costituzione. Prese a prestito del legname dalla foresta materna e portò tutti i pesi del lavoro necessario alla costruzione della casa nella quale vive. Se prende parte alla natura dell’universo, allora, per questo, ha la capacità di ragionare, di aver cura di dirigere la sua casa di vita e di locomozione attraverso il viaggio di unione fisica. In lui nulla è imperfetto salvo la sua ragione. Sembra che la sua costruzione dimostri una saggezza più grande rispetto alla sua capacità di ragionare. Troviamo che sia un lavoratore esperto, e non “un atomo di vita, un germe vivente nel protoplasma”. L’uomo. Chi lo ha creato? C’è chi dice: “Lo ha creato Dio”. Un altro pensa che se Dio avesse avuto qualcosa a che fare con la creazione dell’uomo, quel Lui, Dio, o la legge universale cui l’uomo è soggetto, mise nel suo composto vitale l’essenza della perfetta abilità costruttiva, e quest’abilità pervade l’intero universo nella struttura di mondi e di esseri di forma animale. Perciò costruire saggiamente è naturale a tutte le cose.

A.T. STILL – Filosofia e principi meccanici della osteopatia | 1902